8 Gennaio 2018
La vita a volte può essere dura, ma mai quando arriva il momento che un fuori sede tornato a casa per le vacanze deve rientrare.
Qualcosa purtroppo al quale non ci si abitua, non basta essere da venti anni lontano da casa, avere una fidanzata che ti aspetta, degli amici con cui organizzare partite di calcetto e un lavoro più o meno entusiasmante.
Il rientro dalle vacanze natalizie è davvero pesante, come i sensi di colpa per aver mangiato quasi ininterrottamente dalla vigilia di Natale fino alla Befana.
Forse lo è perché tutti quei volti di amici familiari, conoscenti e parenti che durante l’anno fatichi anche a ricordare che faccia abbiano, ma dopo una settimana con cui condividi risate, mangiate, e partite a sette mezzo, sembra di non averli mai abbandonati.
Ci si rinnovano le promesse di vedersi più spesso; fai l’ennesimo invito per venire a trovarvi e visitare Milano, rassicurando quelli più scettici che a differenza dei comunisti Milano non mangia i bambini, magari li mastica un po’ e li trasforma ben presto in uomini d’affari, pronti a vendere cara la pelle pur di comprarsi il Porsche Cayenne e le ultime scarpe di Prada.